La cittadinanza iure sanguinis
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La cittadinanza italiana iure sanguinis
Riconoscimento
La domanda di cittadinanza per residenza e per matrimonio
- Riconoscimento e accertamento della cittadinanza italiana iure sanguinis (avo italiano). - Consulenza e assistenza dell'avvocato con il Consolato e giudizi avanti al Tribunale civile di Roma - Ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) Lazio-Roma avverso il silenzio del Ministero nei 730 giorni dalla domanda di cittadinanza italiana. - Ricorso al Tar e al Consiglio di Stato avverso il diniego della domanda di cittadinanza italiana (Mancanza di precedenti penali: la riabilitazione e l'estinzione del reato: il mutamento della giurisprudenza del Consiglio di Stato) |
Siti in francese, spagnolo ed inglese
o La nationalité (citoyenneté) italienne iure sanguinis pour celui qui a un aïeul italien - La citoyenneté Italien par filiation maternelle
o The italian citizenship iure sanguinis for those who have an Italian ancestor - Italian citizenship by descent maternal
o La ciudadania iure sanguinis (por derecho de sangre) (antepasado italiano) Ciudadanía italiana para descendencia materna
La cittadinanza iure sanguinis
Domanda di cittadinanza iure sanguinis
Se si ha un avo italiano e non vi è stata rinuncia alla cittadinanza, è possibile richiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
La domanda di cittadinanza italiana iure sanguinis può essere presentata al consolato italiano dove vive il richiedente oppure al comune di residenza in Italia, ovvero, con l'assistenza di un avvocato, iniziando un giudizio avanti al Tribunale di Roma.
E' necessario avere gli estratti di nascita, matrimonio e morte di ogni avo (ad esempio: nonno, padre, madre, richiedente): nessuno deve aver rinunciato alla cittadinanza italiana nè deve essersi naturalizzato.
In particolare, se la cittadinanza iure sanguinis è per "via materna", l'accertamento del diritto va richiesto, con l'assistenza di un avvocato, con atto di citazione avanti al Tribunale civile di Roma. Cassazione sentenza n. 4466/2009
Attività dell'avvocato
1) Consulenza preliminare dell'avvocato per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis
2) Per il ricorso al Tar e i giudizi avanti al Tribunale civile necessaria la difesa con un avvocato.
3) Ricorso al Tar e giudizi avanti al Tribunale civile di Roma (cittadinanza italiana iure sanguinis)
Il ricorso al TAR e Consiglio di Stato
Ricorso al TAR Lazio avverso il silenzio del Ministero.
Il Ministero deve provvedere entro 730 giorni dalla domanda. Se trascorso tale tempo non viene emesso alcun provvedimento, è possibile iniziare, con l'ausilio di un avvocato, giudizio al Tar entro un anno.
Il Tar non entra nel merito, ma ordina al Ministero di pronunciarsi sulla domanda di cittadinanza italiana, abbreviando così i tempi per l'ottenimento della cittadinanza, se si è in possesso dei requisiti.
Il Ministero, notificato l' avvocato il ricorso, frequentemente, provvede prima della decisione del Tar.
Il ricorso al TAR è, probabilmente, l'unico modo per ottenere che il Ministero si pronunci sulla domanda di cittadinanza in tempi più rapidi.
Scaduti i 730 giorni dalla presentazione della domanda è bene fare subito il ricorso al Tar e rivolgersi all'avvocato.
Competente per il ricorso è il Tar Lazio
Ricorso al Tar avverso il diniego di cittadinanza.
Entro 60 giorni dalla comunicazione del rigetto della domanda di cittadinanza va iniziato il giudizio al Tar con l'assistenza di un avvocato
Competente per il ricorso è il Tar Lazio
Mancanza di precedenti penali: la riabilitazione e l'estinzione del reato: il mutamentodella giurisprudenza del Consiglio di Stato
- LINK UTILI
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www.giustizia.it (sito Ministero Giustizia)
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Nacionalidad italiana (sito in spagnolo per lo iure sanguinis)
Domanda per naturalizzazione e matrimonio
Trascorsi due anni dalla domanda di cittadinanza per matrimonio, la Prefettura o il consolato non possono più rigettare l domanda e si può iniziare un giudizio, con l'assistenza dell' avvocato, avanti al giudice civile per l'accertamento del diritto soggettivo ad ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio.
Le domanda per matrimonio e per residenza
La domanda di acquisto della cittadinanza italiana (naturalizzazione e residenza - matrimonio), in presenza dei requisiti richiesti e dei documenti necessari, va indirizzata al Ministro dell’Interno e va presentata alla Prefettura della Provincia di residenza, se la residenza è in Italia, o all’Autorità diplomatico-consolare, se la residenza è all’estero. Le domande per matrimonio ora sono di competenza delle Prefetture.
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Solo richiedente: euro 8.300;
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con moglie a carico: euro 11.500;
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per ogni figlio a carico euro 550.
Requisiti per domanda di cittadinanza italiana per matrimonio:
Riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis
con la difesa di un avvocato di fiducia
Ricorsi al Tar e giudizi avanti al Tribunale civile di Roma
Domanda di cittadinanza iure sanguinis per via materna
Nel caso l'avo sia la bisnonna, la nonna o la madre e si siano sposate, prima dell'1.1.1948 e nel vigore della legge n. 555/1912, con cittadino straniero, la domanda iure sanguinis va fatta esclusivamente in via giudiziale con atto di citazione avanti al Tribunale civile di Roma, con l'assistenza di un avvocato.
La Corte di Cassazione con sentenza n. 4466 si è pronunciata per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis anche ai discendenti della donna italiana coniugata con cittadino straniero nel vigore della Legge n. 555 del 1912 che sia stata, di conseguenza, privata della cittadinanza italiana a causa del matrimonio.
La domanda per il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis va fatta con atto di citazione al Tribunale civile di Roma nei confronti del Ministero dell'Interno, assistiti da un avvocato
Attività giudiziale dell' avvocato
- Ricorso al Tribunale civile
- Accertamento e riconoscimento dello ius sanguinis, discendenza iure sanguinis per via materna
- Ricorso in cassazione
- Ricorso al TAR avverso il diniego
- Ricorso al Tar avverso il silenzio del Ministero
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Consiglio di Stato
Avvocato e attività dello studio per la difesa avanti alla Magistratura
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L' avvocato assiste coloro che, a causa del rigetto della domanda, intendono proporre ricorso al tribunale amministrativo (TAR) o al Giudice ordinario.
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Ricorso al Tribunale ordinario civile nel caso di rigetto o mancato provvedimento entro 730 giorni nelle domande di cittadinanza italiana per matrimonio.
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Ricorso al Tar per richiedere che il Tribunale ordini al Ministero di decidere sulla domanda di cittadinanza per residenza, trascorsi 730 giorni dalla presentazione della richiesta. (Ricorso avverso il silenzio del Ministero Interno). Il Ministero, notificato il ricorso, frequentemente, provvede prima della decisione del Tar.
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Atto di citazione per cittadinanza iure sanguinis (avo italiano).
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Atto di citazione per cittadinanza iure sanguinis per via materna.
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Atto di citazione avverso diniego di cittadinanza italiana per matrimonio.
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Assistenza in processi penali.
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Ricorso avverso il decreto di espulsione.
v La cittadinanza italiana iure sanguinis (avo italiano).; per via materna Cassazione sentenza n. 4466/2009
v La tutela dei diritti del cittadino
v Ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) Lazio avverso il silenzio del Ministero nei 730 giorni dalla domanda di cittadinanza italiana.
La consulenza e la difesa dell' avvocato in giudizio
L' avvocato invia una prima raccomandata al Ministero per conoscere lo stato della pratica e sollecitarne la definizione.
Se non vi è risposta in tempi brevi, viene inviato, dall'avocato o dalla parte, altro sollecito anche con richiesta di accesso agli atti ex legge 241/1990.
- Requisiti domanda per residenza:
- dieci anni di residenza legale (da dimostrare con certificato storico anagrafico di residenza;
- reddito sufficiente;
- assenza di precedenti penali;
- rinuncia alla cittadinanza d’origine (ove prevista dal paese di origine);
- mancanza motivi di sicurezza.
Consulenza preliminare dell'avvocato per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis
- Avvocato Fabio Scatamacchia
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